Brianza magica

#scoprilabrianza

Viaggiare con la fantasia.

Mi capita spesso quando a tracciare il percorso è LoredanaFumagalli.

La passione per la sua Brianza è tanto carica e contagiosa quanto la sua chioma rossa.

Fino a poco tempo fa per me la Brianza era solo  pragmatismo, efficienza e operosità tipicamente brianzole.

 Adesso: magia, boschi incantati, salamandre, piccoli specchi d’acqua, colori nei piatti e sapori su tele.

Osteria Manzoni Barzago

Cosa è accaduto nel mentre?

Ho ricevuto uno scrigno in custodia. Al suo interno una castagna d’acqua. 

Nella sostanza è come la castagna che tutti conosciamo. 

Nella forma invece, differisce per la suo geometria. 

Vive, cresce e galleggia nelle acque ferme dei laghi. 

Si può consumare fresca, arrostita, lessata e con la sua farina si possono preparare piatti, focaccine, dolci, pane e grissini come Giovanna e Francesco dell’Osteria Manzoni di Barzago, sono soliti proporre, andando a chiudere quel cerchio che unisce il territorio, le materie prime, le tradizioni e la cucina.

 -Dicono essere speciale il risotto con queste piccole stelle d’acqua. -

Castagna d'acqua

Nel mio caso però, la castagna d’acqua  mi sarà d'aiuto, come un passepartout, per andare in un altro mondo, quello di Gaetano Orazio.

Orazio, guidato dal suo animale totem, la salamandra, si immerge in una stato di semi ipnosi tra la natura e il suo Io interiore, all’ascolto dei battiti delle montagne vicino a Barzago, dove in un gioco di luce e ombre si muovono figure che animano la natura di quell’angolo di Brianza.

La sua salamandra lo porta alla verità delle cose e nel grembo materno, qui batte un doppio respiro tra la madre e la Madre.

Il ruscello, quel liquido amniotico, dove da anni Orazio si reca per trovare la sintesi tra quello che l’occhio vede e quello che il derma e il suo complesso reticolo percepisce, è il suo maestro.

Il Trovante e Gaetano Orazio

La sintesi onirica di questo torrente di pensieri, tele, carte e parole finalmente gli si palesa in un’ombra sul monte. Il “Trovante”.  La sua anima e quella della natura prendono forma. Si anima. La castagna e la roccia adesso si muovono nell’interspazio e Orazio, la salamandra e il genius loci del lago di Annone sporcano le tele e vibrano messaggi.

Il matto. Lo zero. La castagna d'acqua

Nella scatola di quella piccola porzione di Brianza, ho trovato anche un breviario fatto di tavole con segni, poesie e una lama. 

Il matto. 

Il numero zero. 

Da dove tutto parte o dove tutto finisce. 

Il cerchio dello zero si chiude e si apre un nuovo ciclo. Arcano maggiore, archetipo del folle che tutto può innanzi a chiunque, a lui tutto è concesso perché tanto è un folle. 

E nella sua follia, genialità e libertà.

Che il Trovante abbia un messaggio subliminale anche per me?

Andrò a trovarlo su quei monti, starò in ascolto e presenterò il mio spirito guida, il rinoceronte, alla salamandra di Gaetano Orazio. 

Marco d'Oggiono Prosciutti

Mentre i nostri animali totem si confronteranno su altezze profonde di energia ed essenza, andrò a trovare Giovanna e Francesco dell’Osteria Manzoni e Agnese del prosciuttificio Marco d’Oggiono ché va bene nutrire lo spirito, ma anche il resto ha bisogno di stare bene, di ben-essere.












 

#scoprilabrianza #brianza 

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