Treiso e l'Osteria dell'Unione
777 abitanti
410 mt sopra al livello del mare
3 km da Alba
1 imperatore romano Publio Elvio
Pertinace, l’unico di origine piemontese, come recita la lapide sotto il suo
busto al centro del paese
1 stella Michelin, La Ciau del Tornavento dove Maurilio Garola e il suo staff accolgono, in questa parte di
Piemonte, gente da tutto il mondo attirati dalla sua cucina e da quella
cattedrale che è la sua cantina
1 asteroide tra Marte e Giove che dal
2010 porta il suo nome
1 romanzo ambientato in questi luoghi
Una questione privata di Beppe Fenoglio
1 il primo circolo Arcigola che qui
ebbe il suo debutto
1 osteria che vanta l’esclusiva
chiocciola sulla sua insegna. Unica nel mondo.
Tutto questo è Treiso. Piccolo paese
tra le colline delle Langhe. Treiso da tres
perché, come si accennava, dista solo tre chilometri da Alba.
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Un concentrato di primati e di storie
che cavalcano secoli e secoli mantenendo intatto quella serafica quiete
composta dell’animo sabaudo.
Accanto al rinomato ristorante La Ciau del tornavento, non molti sanno esserci una piccola osteria, l’Osteria dell’Unione, inghiottita dal verde di una topia, pochi tavoli, un menu semplice e diretto.
Schietto e pragmatico.
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Tajarin al sugo di una volta |
Siamo nel pieno degli anni Ottanta, e
qui, all’Osteria dell’unione, giovani visionari combattevano a colpi di tajarin
i fast food che pian piano stavano entrando nella quotidianità.
Carlin Petrini, con un gruppo di
amici danno vita a quel "movimento internazionale per la difesa e il
diritto al piacere” più semplicemente conosciuto come Slow food.
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Osteria dell'Unione |
La tutela del diritto del piacere -una delle frasi più poetiche che abbia mai sentito-, muove i suoi
primi passi all’Osteria dell’Unione. Le nostre radici culturali si saldano tra gli
antipasti tipici piemontesi, la battuta di Fassona, le frittatine, quelle che
mia nonna mi metteva nel “sanguis”, il vitello tonnato della tradizione e quel
coniglio ai peperoni cotto nel Barbaresco, assieme alla pasta
fresca, il vero elisir di lunga vita dell’Unione.
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Affettati e frittatine |
Tutto cristallizzato nel tempo, nulla
è cambiato da quando Pina Bongiovanni e Beppe Marcarino, proprietari del locale,
furono non solo testimoni ma anche gli alchimisti che con la loro cucina, sedussero i palati di coloro che hanno
cambiato radicalmente il nostro approccio alla tavola, educandoci alla
consapevolezza di una maggior cura di
quella Terra Madre che quotidianamente ci nutre.
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Ph dal web |
È il 21 dicembre 1989 quando nella sala delle maschere dell’ Opera di Parigi venne sottoscritto il Manifesto con i delegati provenienti da tutto il mondo e lì, assieme ai suoi affezionati “clienti”c’era proprio lei, la signora Pina, con i suoi plin.
Oggi l’Osteria è gestita dal figlio e dalla nuora.
Quei
bei piatti di servizio spessi, pesanti, non di design, ma vezzosi, con il logo
stampato a lato raccontano tutta la poesia che c’è in questo ristorante.
Tutta questa storia, un terremoto di emozioni, sull’angolo della piazza di Treiso.
Tutto ciò, affidato timidamente ad una
piccola piastrella dipinta a mano appesa al muro esterno e a qualche foglio di
giornale incorniciato nella prima saletta da pranzo.
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Ph dal web |
“Siamo l’unico ristorante al mondo che può avere la chiocciola di Slow Food” dice con orgoglio Fabio, il figlio di Beppe e Pina
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Gnocchi al gorgo |
Buono, pulito, giusto e pertinace* sono i pilastri dell’Osteriadell’Unione e di coloro che siedono ai suoi tavoli e ordinando un piatto di
tajarin” al ragù di una volta”
*Pertinace oltre ad essere imperatore romano, è anche colui che dà prova di grande costanza e tenacia nel proprio modo di pensare e di agire.
E non poteva che essere pièmunteis.
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Lingua col bagnet |
"Contro coloro, e sono i più, che confondono l’efficienza con la frenesia, [a cui] proponiamo il vaccino di un’adeguata porzione di piaceri sensuali assicurati, da praticarsi in lento e prolungato godimento…
contro l’appiattimento del Fast Food riscopriamo la ricchezza e gli aromi delle cucine locali.
Se la Fast Life in nome della produttività ha modificato la nostra vita e minaccia l’ambiente e il paesaggio,
lo Slow Food è oggi la risposta d’avanguardia si legge nel
Manifesto Slow Food."
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Pertinace ph dal web |
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