I sapori della bassa sulle note di Verdi


La cantina del nonno datata 1921,
dove ancora oggi vengono stagionati i salumi di Stefano Bonini
Se la passione per il proprio lavoro potesse essere misurata  in “attimi di bontà”,
allora devo dire, in tutta onestà, che dopo aver assaporato le gustosità della bottega  dei Sapori della Bassa, questi attimi difficilmente si perderanno nella memoria.
Teatro Verdi di Busseto
Busseto, cittadina che diede i natali a Giuseppe Verdi, ospita questo ambiente rustico ricavato da una costruzione risalente al ‘400, a metà tra una bottega vecchio stile, come non ce ne sono quasi più, e un’osteria dal sapore caratteristico della bassa padana.
Con Stefano Bonini, il proprietario, starei a parlare di cibo e vino per ore, senza mai annoiarmi.
Ai muri  foto in bianco e nero della sua famiglia, di Verdi, di personaggi storici, di Guareschi  e articoli di giornale che richiamano il mestiere antico dei norcini che questa  laboriosa regione, ha consegnato alla storia.
Stefano Bonini e i suoi salumi
La sua preparazione e la sua bravura sono ormai merce rara.  
Ogni piatto che viene servito è accompagnato dalle  emozioni che Stefano riesce a trasmettere e intuisco subito che sarà un’ impresa ardua poter scrivere e riuscire a trasferire  la sua Passione.
Da provare assolutamente la Gola
Un trionfo di salumi tutti artigianali e di ottimo livello.  
Un tagliere diventa un viaggio onirico di sapori e profumi, il frutto di una incessante ricerca che dura da anni e che lo porta in altre regioni e in altri paesi, per rendere sempre più ricco il suo banco vetrina.
“ Qui di industriale non c’è niente. 
Quando chiudo mi metto in macchina e vado alla ricerca di piccoli produttori, 
di chi ,come me, ha ancora l’amore per questo mestiere.” 

E così, ogni taglio non si ferma solo nel essere  una "fetta di", ma diventa un aneddoto che carica il suo sapore di senso e ammirazione.
Davanti a me: un Prosciutto crudo di Parma - 38 mesi di stagionatura-   Pancetta piacentina di 3 anni, una rara Gola stagionata,  Salame Gentile,  Strolghino,  Coppa piacentina, la spalla cruda di Palasone e il Culatello di Zibello ottobre 2017.
Non ancora sazio e mai domo per questo turbinio di gusti, ecco arrivarmi una selezione di formaggi  caprini italiani e francesi.
Non avrei mai potuto alzami  dalla sedia senza aver degustato un superlativo Parmigiano Reggiano di montagna, il tutto accompagnato da un Lambrusco sincero.

Memorie di vita
Guareschi scriveva:“ La poesia bisogna sentirla, non capirla” i gusti e la tradizione fanno poesia nella salumeria e formaggeria  di Stefano che emozionano anche solo per il tempo di un pranzo.

"In quella terra grassa che sta tra la via Emilia e il Po, 
dove galleggiano sogni e fantasia, 
una terra di sole e nebbia, d'amore e odio. 
Pioppi, argini e granturco"  
e musica.


Mu&Mi
#maxcoro
Avremmo voluto fotografare l'armonia del piatto di formaggi,
ma ce lo siamo mangiato;)!


Vuoi non degustare un buon lambrusco nella sua tazza
come da tradizione?





              












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