Antonella Coppola chef fighter


Sicilia VS Campania , la sfida è decisamente impegnativa.
Antonella Coppola private chef e Paolo Romeo campione in carica del Cous cous Fest che si svolge ogni anno a San Vito Lo Capo, si battono a suon di scialattelli, riso, polpo e baccalà. 
Entrambi combattono fuori casa: Genova, terreno neutrale. 
L’unica che finisce al tappeto in questo combattimento sono io, anzi, la mia dieta.


Cous cous viaggiando in Sicilia
I colpi sono ben assestati da entrambe gli chef con i piatti di un menu che racconta le tradizioni di due regioni che conosco e che amo profondamente.
Ad ogni ripresa passaggi di profumi e sapori, la cultura delle materie e la passione per quello in cui si crede.
Alla fine del match l’arbitro prende le mani dei due combattenti e le alza al cielo in segno di vittoria. Su questo campo vincono la professionalità, il divertimento ed il sorriso di Antonella e Paolo alla fine della cena.

Riso #riservassanmassimo ai profumi di Sicilia e frutti di mare
Le donne del sud in generale, le donne partenopee come quelle siciliane in modo particolare, hanno qualcosa in più, non c’è niente da fare. Sarà il mare che si portano dentro, saranno tutte le invasioni di popoli che nel corso della storia hanno toccato quelle terre, chissà, sta di fatto che a carattere, bellezza e femminilità, non ci penso proprio a mettermi in gioco. Vincono loro.
Polpo arrosto con carciofi croccanti
Antonella di carattere ne ha da vendere e si vede che le piacciono le sfide visto che la ritrovo a “combattere” nella trasmissione televisiva Cuochi d’Italia di Alessandro Borghese in onda su Tv8, sta volta sfidando il Veneto, rappresentando sempre la sua Campania, con la pizza fritta e il baccalà mantecato. Manco a dirlo, portando a casa la vittoria.

Ma chi è Antonella Coppola? Donna, chef, mamma, imprenditrice, scrittrice...

Allora, Antonella Coppola è un ex modellista di moda, ho sempre lavorato per le aziende di famiglia, fino al mio brusco trasferimento sul Lago di Como. Brusco perché ai miei non era proprio andata giù che incoscientemente avessi abbandonato un terreno fertile e sicuro per rincorrere il mio sogno d’amore con un uomo che poi, è diventato mio marito.
Oltretutto, in un luogo dove non è stato facile inserirmi, la gente è/era diffidente.
Sulla mia pelle ho provato che chi è di buona volontà ed ha addosso voglia di lavorare, riesce a farsi voler bene ovunque; ed è proprio quello che mi e successo qui a Bellagio, la patria della ristorazione sul Lago di Como. 
Ho conquistato tutti e posso dire che ora mi apprezzano soprattutto per il mio istinto imprenditoriale, volto a creare opportunità per me e per chi lavora con me.

Baccalà matecato

Una napoletana sul lago di Como. Dove si incontrano le due culture?

Napoletana di nascita e laghè di adozione! Due culture che si incontrano e vanno a braccetto. 
Vivacità e consistenza, ecco come definirei questo rendez-vous. 
Ma Napoli è come i miei figli, la mia mamma, come posso spiegarti, è  la mia linfa. Ti  confesso che tante avversità credo di averle affrontate proprio grazie alla concretezza di essere napoletana. In  certi giorni mi senti proprio come lei, la mia Napoli: coraggiosa e agguerrita.

Non ti chiedo i tuoi progetti perché so che ne hai molti per il futuro. Il presente, l'oggi, di cosa è fatto?

Ho un azienda dove mi occupo di catering. Una cucina “Nene Kitchen”, dove faccio Cooking Classes con degustazione costo 130€ a persona, max 15 persone mood Chef table. E poi, c’è  il mio fiore all’occhiello: Love On The boat. Un servizio esclusivo su barca privata e chef a bordo addobbata con decorazioni floreali. 
Un ricco buffet e un violinista accompagnano gli ospiti della barca che, mentre pasteggiano, possono vedere le bellezze del Lago di Como da una prospettiva esclusiva. Di solito lo richiedo molto per proposte di matrimonio.
Faccio anche tantissima consulenza su panificazione, lievitati e tutto quello che c’è da sapere su cucina di mare, come gli scialatielli ai frutti di mare, una pasta ricca e con un proprio corpo.

Scialatelli ai frutti di mare.

Come mai la scelta di diventare l'ambasciatrice degli scialatielli? Cosa sono gli scialatielli? Perchè ti rappresentano e perchè li rappresenti?

Più che sentirmi ambasciatrice dello scialatiello mi sento invece una portatrice sana di cucina italiana!
La nostra cucina da nord a sud non ha confronti, è saporita, genuina e sincera. È  franca, senza mezze misure, nel bene e nel male, come me! 
Credo davvero che siamo un paese ricco di materia prima di altissima qualità, e questa qualità va difesa e va divulgata il più possibile.

A questo punto raccontaci il tuo futuro

Progetti per il futuro? tanti! 
Il mio sogno è aprire un ristorante qui sul lago e lavorare insieme ai miei figli Giuseppe e Antonio, in questo momento entrambi impegnati con la scuola alberghiera. Uno dei due e già operativo alla Fiorida sotto l’ attenta supervisione di un grande “Amico” e Stellato Michelin Gianni Tarabini.
Ho sempre pensato che chi ben comincia, è a metà dell’opera, e per mio figlio non potevo scegliere un mentore migliore.

È in uscita il tuo libro. Cosa racconta e perché questa esigenza?

Il mio libro uscirà a ottobre e nasce dalla voglia di dare speranza a chi vuol cambiare la sua vita in meglio. Una testimonianza ricca di felicità con 24 ricette che omaggeranno tutta Italia. 
Il mio presente è fiorente, se penso a quando ho iniziato… è stata dura, molto, e di certo, non ho raggiunto i miei obbiettivi porgendo l'altra guancia. La dura legge della vita.
Pochi soldi e tanto sconforto, ma a chi bramava il mio insuccesso, è rimasto deluso, devo proprio dire che mi ha portato bene.

Dai, togliamoci qualche sassolino dalle scarpe!

Sassolini dalle scarpe molto pochi, diciamo che essere stata scelta da Borghese per la sua trasmissione, questo mi ha riempito di gioia. È stata un’ occasione per dimostrare prima a me stessa e poi alle persone che non riponevano molta fiducia in me, che sono meglio di quello che pensavo.
Al di là di ciò, sono circondata da gente che mi stima e mi apprezza davvero per come sono, ed apprezzano il fatto che quello che ho costruito è stato un lavoro di fatica quotidiana senza mai scendere a compromessi, e per me, questa e già una vittoria!
I miei grazie vanno a tutte quelle persone che col loro passaparola, hanno creduto nel mio sogno e mi hanno permesso di crescere giorno dopo giorno.

La lingua napoletana è patrimonio nazionale, lasciaci un messaggio nel tuo dialetto

Voglio citare un verso di una canzone napoletana che ho canticchiato anche in redazione ad Alessandro Borghese scherzosamente: 
“Chi nun’ten curaggio, rint’ a vita, nu suonn’ o po’sul perdr’”
Chi non ha coraggio nella vita, un sogno lo può solo perdere! 
Quindi, provateci.... SEMPRE!


Tutti insieme appassionatamente

Shalai
Shalai Genova

@chefpaoloromeo

@antonellacoppola

La domanda è: perchè alla fine mi infilo sempre nelle cucine?
#chefpaoloromeo

mo chef, ti svelo io i segreti della cucina;)!
@chefpaoloromeo
Facce da cactus! grazie Andre per avermi accompagnata

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