Bianca, Serendipity and me


#biancabalti giugno 2004

"Non  potete far affidamento sui vostri occhi se la vostra immaginazione è fuori fuoco" 
Mark Twain

Giugno di qualche anno fa. 
“Sì, ok ciao, allora ti passo a prendere alla Lodi per le dieci.”
Carico l’attrezzatura, vado in Ticinese, prendo i vestiti, corro.
Recupero Lorenzo che a sto giro mi fa da assistente e Fabio, di buon cuore, trucco e parrucco.
Eravamo studenti.
Avevamo bisogno di scattare per i nostri obiettivi: portfolio e book.
Avevo un progetto da realizzare, cercavo una modella e quando andai a guardare la parete piena di composit dell'agenzia, mi dissero: “Guarda, è appena entrata una ragazza, non ha foto, le stiamo facendo il book…”
Subito pensai: “Ecco che ti rifilano un’altra ragazzina che vuole fare la modella. La solita sòla.” 
Non ero nella posizione per poter dire niente. 
Di grazia ancora che ti davano la possibilità di poter fotografare con delle modelle.
“Massì, ok, va bene, sulla fiducia”.
In realtà non avevo alternative.
Sognavo il giorno in cui avrei fatto solo quello che amavo di più: fotografare.

#biancabalti
Sale in macchina: pantaloni bianchi, secca secca, caschetto biondo che sembrava Caterina Caselli, una erre marcata; due chiacchiere e ci dirigiamo fuori Milano, verso le campagne, per cercare il set giusto.
Ci fermiamo a Morimondo .
Era appena entrata nel mondo della moda, o meglio, non c’era ancora entrata. 
Un po’dubbiosa mi disse: “ Mah, non so se continuo”.
Troviamo la location giusta, scegliamo l’ordine degli outfits, Fabio comincia a truccarla, si cambia in macchina, e via, si scatta.



Booom. 
Chi era quella dentro l’obiettivo? 
Trasformazione. Trasfigurazione. Trasmutazione alchemica.
Un vero e proprio “animale”. 
Un’altra persona.
Magia, carisma, sicurezza. 
Lei, e quello che stava facendo, erano una cosa sola.
Magnetica.
“Guarda, io non mollerei, sei brava"
Rido quando ripenso a quello che le avevo detto allora.
Sorrido nel vederla oggi sulle copertine.
Mi faccio una carezza all’anima guardandomi indietro. 
Ferite e cicatrici.



Fu una giornata  intensa, ci eravamo impegnati: lavoro e leggerezza. 
Tranne che per un piccolo e trascurabile dettaglio.
Ad un certo punto Lorenzo con in mano il lastolite, mi si avvicina dicendomi: “Scusa, ho mica gli occhi gonfi?”, “ No Lore, assolutamente”, “sai, ho l’allergia alle graminacee”.
Eravamo in un campo, in aperta campagna.
“ No, no, Lore, tranqui, tutto a posto.”
Ovviamente aveva due occhi che erano due palle da bowling.
La sera: doppia dose di cortisone ed un passaggio veloce  al pronto soccorso.
Dovevamo finire.
Per  morire c’era tempo.
Carichiamo in macchina tutto, riaccompagno tutti alle rispettive fermate della metro, baci e abbracci.
24 ore dopo, l’agenzia aveva il cd.
 “Sì, è andata bene. È molto brava”.
A distanza di una settimana ritorno in agenzia, volevo fare altri scatti. ”Guarda l’ha presa ….”
Il resto della storia , della sua storia, l’hanno fatta gli stilisti ed i fotografi più bravi al mondo.
#biancabalti 2016 foto dal web
Ci incontriamo a distanza di qualche anno ad un evento, quattro risate ricordando quel giorno.
La chiamano e mentre la trascinano via, inghiottita da flash e persone, mi dice: “ Mandami le foto, mi piacerebbe averle.”
Non l’ho fatto. Ci ho pensato molte volte, ma non ero pronta.
Avevo il mio lutto da elaborare. Rinunciare alla fotografia non è stato semplice. 
Aprire quel cassetto, sapevo essere troppo doloroso. Fino a stamane, quando decidi di arrenderti, di vedere ed ascoltare i mille segnali che si fanno sempre più insistenti.
Serendipity.
Sono passati anni, sai quello che hai perso, vedi quello che hai sbagliato e decidi di richiuderlo, seppellirlo, togliergli l’aria, sperando di soffocarlo per non farlo più riemergere.
E' stato tutto inutile.
Quando un sogno è stato così profondo, desiderato, inseguito e sofferto, ha sempre una sua vita, indipendentemente dalla tua volontà e da come sono andate poi le cose.


Avevo un sospeso con me stessa ed un sospeso con lei. 
In qualche modo, e per poco, le nostre vite si sono incrociate.
Serendipity.
Strade e bivi.
La sua era ben segnalata.
Sulla mia non c’erano cartelli che indicassero quale fosse la direzione giusta. Poi, per la mia innata capacità, direi quasi chirurgica, di scegliere la via sbagliata, alla quale aggiungiamoci pure Murphy e la sua infallibile legge, sono ancora qui che cerco di capire dove sono, chi sono e dove sto andando.
Si sa, comunque, che in certe zone, il segnale non prende tanto bene.

Make up Fabio Lo Coco

I cerchi vanno chiusi. A volte non si può far a meno di cambiare direzione. 
Lo eviteresti volentieri ma non puoi. Impari l’arte di “accogliere” ciò che arriva.
Con i tuoi tempi, con le tue modalità.
E ti ritrovi con i ricordi di una giornata, che sono molto di più.
Tanti l’hanno fotografata, molti hanno scritto di lei.
Sarebbe stato bello rivedere insieme queste foto e scrivere questa pagina con Bianca.
Serendipity.
Thanks to Lorenzo Betetto
Grazie a Bianca, grazie a Bruno per aver compreso il mio sentire e per la delicatezza che mi ha riservato e grazie a Maria per la professionalità.

"Una fotografia è insieme una pseudopresenza e l'indicazione di un'assenza" 
Susan Sontag
Epilogo
Denis C. uomo che stimo molto,  un giorno mi chiese: “perché?”.
Una semplice e bastardissima domanda che mi ha devastata per tutta la vita. A lui ed al suo "perchè?" devo tutta la mia riconoscenza, soprattutto, quel poco di consapevolezza che ho.
Allora non sapevo dare una risposta ma l’ho cercata, la sto ancora cercando.
Alla domanda aggiunse questa frase:” Se non hai sofferto, non puoi fotografare”.
Beh, su questo, in questi anni, credo di aver fatto un bel po’ di esperienza.

"Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. 
Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato" 
Ansel Adams


"Ben presto ho imparato che un'immagine all'apparenza insignificante, può divenire piena di significato, ed è un aspetto della fotografia che ho sempre adorato" 
Annie Leibovitz


















Commenti

  1. Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre.

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    1. fanno dei giri immensi e poi ritornano! grazie mio caro! <3

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