Mediterraneo. Il panettone.
Lo chef di origine libanese ha infatti voluto trasferire alcuni degli ingredienti più tipici della cucina mediorientale (come i datteri, l’acqua di fiori d’arancio e quella di rose) in uno dei dolci più iconici del
Natale italiano, il Panettone. Grazie all’esperienza e alla sapiente arte di Gino Fabbri, maestro pasticcere di fama internazionale, è nato così Mediterraneo, un grande lievitato assolutamente sorprendente. A partire dall’estetica: una glassa alle mandorle e semi di sesamo bianco e nero ricopre una pasta lievitata soffice e profumata, in cui i sentori di acqua di rose e fiori d’arancio sono sapientemente dosati per esaltare la dolcezza del dattero di Gerusalemme e dei canditi di limone, veri protagonisti di questa creazione.
Lo chef Maradona Youssef ha spiegato che il dattero è una pianta legata anche religiosamente al Medio Oriente, in quanto terra di profeti, e viene menzionata nel Corano come frutto paradisiaco. Dolce e saporito, dal vago sentore di caffè, il dattero si unisce ai semi di ciliegia di santa Lucia (che ricordano il sapore dell’amaretto), alla noce moscata e al limone, agrume tipico della costiera amalfitana e della Sicilia: ed ecco qui la connessione con l’Italia.
Il risultato è qualcosa di unico ed insolito.
Servito leggermente tostato sul saj, uno strumento a cupola tipico della cucina mediorientale, e accompagnato da una spuma di ricotta con miele, il dolce rivela un’esplosione di sapori incredibile. Ma le sorprese non sono terminate: Mediterraneo è contenuto in una scatola di carta al cui interno si trova un mazzo di carte da briscola realizzato in esclusiva da Modiano, per legare il dolce all’idea del gioco.
Il periodo del Natale, si sa, è quello delle grandi riunioni familiari, in cui il tempo rallenta e ci si può concedere una fetta di panettone giocando una partita a carte.
Mediterraneo si può degustare al piatto presso il ristorante Mezè ed è acquistabile online sul sito cosaporto.it
Testo Alessio Piran
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