TURIN PALACE NELLA STORIA DI TORINO
Cinquanta sono i minuti di treno che mi portano a Torino.
E ogni volta che scendo dal treno, l'onda elegante della prima capitale d'Italia, mi avvolge.
Al primo respiro, quell’attitudine
sabauda pervade e suggestiona.
A pochi passi da Porta Nuova, il Turin Palace che dal 1872
osserva i cambiamenti del tempo rimanendo fedele alla sua identità.
La sua Lounge, il mio punto preferito per gli appuntamenti
di lavoro.
Pavimento a larghe doghe in legno finito a cera, comode sedute
in velluto, tavolini d’appoggio di esclusiva realizzazione artigianale, alle
pareti opere d’arte contemporanea di Stefano Faravelli definiscono lo spazio
Lounge che cattura lo sguardo sin dal suo ingresso.
A catalizzare l’attenzione è l’imponente installazione
luminosa in vetro soffiato a mano appositamente realizzata per l’Hotel da
mastri artigiani di Melogranoblu. Unico nel suo genere, per disegno e
creazione, il lampadario a cascata veste la sala che, concepita su doppia
altezza, è punto di incontro per consumare un caffè, dedicarsi alla lettura ma
anche concedersi divagazioni gourmet.
Nella Lounge è possibile infatti attardarsi per consumare un light
lunch o per concedersi un aperitivo servito all’American Bar.
Da sempre il Turin Palace è stato teatro di incontri e confronti, le sue sale e le sue camere hanno visto sfilare alcuni dei principali interpreti dell’intellighenzia nazionale e internazionale che di questo luogo apprezzavano la discrezione, la riservatezza, la naturale eleganza. Tutti tratti che lo rendevano torinese nell’essenza. Ad innamorarsi della sua innata esclusività furono così Guglielmo Marconi come Arturo Toscanini, Pietro Mascagni come Maria Callas e Louis Armstrong. A cedere alla sua sabauda eleganza e all’accoglienza garbata e sobria non solo capi di stato e teste coronate – da Re Carlo Gustavo di Svezia alla Regina Elisabetta – ma anche artisti contemporanei come, David Bowie e Sting, Liza Minelli, Madonna e Mike Jagger.
Al Turin Palace ci si può rilassare nella SPA, gustare ottimi piatti nel ristorante Les Petites Madeleines guidato
dallo chef Giuseppe Lisciotto e godersi uno scorcio suggestivo di Torino dalla sua splendida terrazza sorseggiando un aperitivo, qui nella città che vanta la sua invenzione.
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