Oasi Galbusera

 

"Non c'è stata una pianificazione. Ho semplicemente iniziato, mettendo insieme delle cose, dandogli nuova vita, interpretandole e raccontando un'altra storia"

Inizia così il mio viaggio nell'Oasi Galbusera. 

Inizia così il mio viaggio nel mondo onirico di Gaetano Besana.

Pic-nic style

Dagli studi fotografici della Milano da bere, Gaetano ripercorre a ritroso i passi dei suoi avi, ristabilendosi in un borgo del '300 che ricostruisce seguendo le linee della bioarchitettura. 

Immerso nel parco della Valle del Curone, l'Oasi Galbusera vanta il riconoscimento del WWF per il suo impegno costante  nella riqualificazione e il sostegno della biodiversità.


Oasi

"Avevo bisogno di spazi, fisici e mentali. 

Volevo proporre un concetto nuovo di bellezza, 

non mi ritrovavo in quella bellezza anoressica che fotografavo. 

Dopo aver viaggiato tanto, sono ritornato nella vecchia casa di famiglia. 

In questo piccolo mondo a parte, ho iniziato a parlare con il genius loci che viveva e continua ad abitare questi spazi e insieme, abbiamo iniziato a portare nuova energia nel Borgo."

Un frutteto con più di 130 varietà differenti di mele antiche e più di 50 di pere, che ospita pic-nic e matrimoni, una dispensa en plein air per lo chef  Andrea Mileti che in cucina trasforma le materie prime del suo orto e del territorio circostante all'Oasi.


La stanza dell'amaca

L' Oasi Galbusera è un bio relais di charme con 12 stanze una differente dall'altra.

Che poi, proprio stanze non sono. Sono passaggi in altre liquide dimensioni.

La stanza dell'amaca, del ferro e del fieno, delle meraviglie, delle peonie, zen e del custode, del giardiniere dei ricordi e del viaggiatore.

Ognuna con un' identità forte e definita. 

Prospettiva

Un'esperienza profonda tutta personale che fluttua tra tempo, sogno, realtà ed immaginazione.

Pezzi di vita di Gaetano, làsciti inconsapevoli dei suoi avi e monili del suo calpestare i continenti, sono appoggiati qua e là nelle stanze che osservano, accolgono e dialogano.

E così, passo la notte cullata da un amaca. 

Mi addormento in mezzo al mare e mi sveglio nella foresta tropicale. 

Lascio sul cuscino il mio sogno che il prossimo viaggiatore ha il compito di continuare.





La Brianza, luogo che rinnova il mio stupore, luogo che svela un'altra identità ogniqualvolta si lascia la lunga lingua della tangenziale.

Come sempre, artefice di tutto Loredana Fumagalli che con la curiosità che la anima e il suo amore per la sua terra, riesce sempre a lasciarmi a bocca aperta.

Grazie
























                                       





 

                

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