Beppe Canobbio 1.000.000 torte di nocciole, e forse più

Crema di nocciola ParlaPà
Avrei voluto fare una bella foto. 
Di quelle impeccabili, perfette.  Da copertina.
Quelle che invidio tanto alle foodblogger che con pazienza  si mettono lì, preparano, cucinano, allestiscono il tavolo che diventa un vero e proprio set,  mettono i fiori, brocche, tovaglie, piatti, bicchieri, tutto in armonia ed equilibrio.
Avrei voluto.
Ma non l’ho fatto.
Non ce l’ho fatta.
Sono debole e incline alle tentazioni.
Ho aperto ParlaPà, la crema di nocciole di GiuseppeCanobbio, ho sentito il profumo e me la sono mangiata.
Fine della storia.

Ero a Cortemilia per caso. 
Beh, per caso a Cortemilia non si passa, visto che  è un po’ lontana dai miei soliti giri. 
Diciamo che, un sabato mattina, vado a Cortemilia per un corso di aggiornamento e trovandomi nella patria della nocciola IGP, la tonda gentile del Piemonte, vuoi non tornare a casa, da vera gastronauta, con un qualcosa di tipico del territorio?

Neanche farlo apposta finisco subito nel posto giusto. 
Un po’ come quando vado a comprare le scarpe e manco a dirlo, scelgo sempre il modello più costoso!
Su certe cose sono infallibile.
Per il bello, il buono e il caro ho fiuto!
Beppe ed Ester Canobbio
Entro nel bar pasticceria La Corte di Canobbio e davanti a me un trionfo di nocciole: zuccherate, al peperoncino, al caramello, al cacao, i brutti e buoni, i baci di dama, le nocciolette, tartufi, amaretti, meringhe...
Sono morta, mi ritrovo in paradiso, e manco me ne sono accorta!.
Mi perdo tra le varie confezioni sedotta da un profumo dolce, persistente e delicato.
              
Dal retrobottega esce un ragazzo di 83 anni che con gentilezza sistema nel banco vetrina una torta alle nocciole.
“ Ma è lei che le fa?”
-…ingenua…o forse ho un calo di zuccheri che è bene riportare ai giusti valori-
“Certo!. Da dove viene?”
“Da Alessandria”
“ Io ho iniziato a fare il panettiere ad Alessandria.”
Rapido calcolo mentale, un po' di storia cittadina e la butto lì: “Da Zoccola?”
“Sì -leggo nello sguardo:stupore,soddisfazione e un po' di malinconia- …quanti anni….”
“Le posso fare una foto?”
Si gira pronto di spalle con orgoglio, sorride e si mette in posa: 
“Poi ne facciamo una io e lei, ma prima me ne fa una con la mia ragazza?”
Si avvicina Ester, la moglie. 
Beppe Canobbio, insieme ad Ester e alle sue tre figlie, l’anno scorso, con una festa che ha coinvolto tutto il paese, hanno celebrato la milionesima torta.
La famiglia Canobbio
ph Bruno Murialdo
Sono  qui, seduta alla scrivania, dove il delirio regna sovrano, con una montagna di cose da fare ma guardo questo vasetto e vedo la storia di un uomo, di una famiglia e il racconto di un territorio che si fondono insieme e si spalmano su quella fetta di pane che è la vita.



    

Istruzioni per l'uso.
Finita la crema, è bene non lavare il vasetto, perché diventa un ottimo profumatore per l’ambiente, che agisce sull'umore, regalando benefiche sensazioni di pace.
Lasciando il barattolo aperto, la stanza viene invasa da un ritmico effluvio inconfondibile delle trilobate, tonde e gentili. 
Inebriata, mi viene l’acquolina, sorrido 
“Life is short make it sweet”

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