La mia Puglia parte sempre da Trani
#weareinpuglia |
Trani è bellissima.
Trani non mi basta mai.
Trani non mi basta mai.
Tutte le volte che scendo in Puglia, il mio campo base è Trani.
Trani non la conosci mai abbastanza.
Ogni ritorno, riesce a stupirmi con qualcosa di nuovo.
#weareinpuglia #trani |
La cattedrale. Non serve aggiungere altro. Il blu del suo
mare, la luce, la pietra, la sua storia. Quella che ha vissuto e quella che continua a costruire nella sua nuova veste, sempre, ininterrottamente come il moto del mare.
Arrivo a Trani nel pomeriggio per ripartire la mattina
seguente e faccio già il pieno di momenti che diventano storie.
Tanti piccoli viaggi uno dentro all’altro,
che per farli decantare e gustarmeli, mi ci vorrebbero mesi.
#vieniamangiareinpuglia |
Le prime barche dei pescatori sono appena rientrate in
porto, vengono allestiti i banchi del mercato;
un nuvolo di persone cinge d’assedio le cassette.
Si guarda, si sceglie,
si contratta.
Si scambiano ricette, consigli ed esperienze.
Mi raccontano la
giornata in mare.
Alzano i pesci al
cielo per mostrarmeli.
Edoardo il pescatore, comincia a pulirmi pesciolini,
gamberetti e me li fa assaggiare, poi prende un granchio vivo, ed in un attimo, con
mani esperte, lo apre e mi offre le uova ancora attaccate al guscio.
La visita alla cattedrale, Santa Mara della Scala, è per me come un pellegrinaggio.
Il suo portone con le formelle del Barisano è un libro. Dal basso verso l’alto le
prime due file narrano la vita quotidiana, dalla terza fila in su si apre il
regno dei cieli, a guardia di questo i due santi, i due battocchi,
Sant’Eustachio e San Giorgio, dalla quarta fila si racconta il Nuovo
Testamento.
Concepita, la Cattedrale, in modo tale che l’ingresso fosse
più buio al fine di concentrare la luce verso l’altare per illuminare ed
esaltare il cammino verso Dio, verso la salvezza.
Frammenti di un mosaico circondano l’abside, Adamo ed Eva
che in mano tengono un fico, simbolo di ricchezza e fecondità, segno del
passaggio dei secoli.
A pochi passi il Castello, edificato con Federico II, da
fortezza a carcere, ha percorso la storia della città. Immobile, presente,
fiero con la sua punta di lancia che
segue il promontorio e si tuffa nel mare.
Oggi
museo con le istallazioni di
Giuseppe Carta a rendere omaggio con “L’epifania della terra” ai tesori della terra. L’anno 2018 è
stato l’anno del cibo, da qui l’omaggio dell’artista che ci inviata ad inchinarci
ai frutti della Puglia: una grande cipolla in bronzo, un limone ed un
peperoncino. Forma, dimensione, materiale, colore e tecnica per riconoscere loro la giusta maestosità, che si esprime quotidianamente nei piatti.
#pugliaevents |
Nel Castello, dove soggiornò per parecchie volte anche
Manfredi, il figlio di Federico II, come in ogni buon castello che si rispetti,
c’è una storia d’amore, di sofferenza e di fantasmi. Alcuni dicono di sentire
la presenza della coraggiosa contessa di Caserta Siffridina, consuocera di
Federico II, che per sua espressa volontà, fu mantenuta a pane e acqua morendo nel
marzo del 1279, in una delle quattro torri del castello.
Diciamoci la verità, questa Sifriddina è un'eroina, è l'unica che sia riuscita ad alimentarsi a pane ed acqua in Puglia!!!
Passeggiando per il centro di Trani la città che vive sempre
e non ha stagioni, costeggiando il ghetto, percorrendo la via delle “stregatizze”
entro nella bottega di Angela di Perna,
un'artista che dipinge a mano le "comari" che nel passato, venivano
utilizzate come coperchi per le pentole di terracotta. Tra i tanti oggetti che
nascono dalla timida Angela, trionfa ovunque il famoso "Pumo".
Quello che pensavo fosse un semplice oggetto
d’arredamento, visto, interpretato,
reinterpretato e fotografato sulle
riviste, finalmente assume un significato.
#lemaioliche di Angela di Perna |
Il “pumo” è un bocciolo di acanto,
anche se in realtà, ho sempre pensato fosse una pigna. Guai a voi se ve lo comprate, deve
essere assolutamente regalato, è di buon auspicio e favorisce le nuove
iniziative, efficace per intraprendere nuove strade, iniziare qualcosa, dare la
vita ad un nuovo progetto.
Vista la mia situazione, capendo la gravità del
soggetto e la disperazione sul mio volto, fortunatamente e prontamente, è
intervenuta venendo in mio aiuto e soprattutto per il bene dell'umanità @cristianapedrali.
E se il 2019 sarà un anno
fantastico, lo devo a te mia cara Cri ed al fluido magico del "pumo" portafortuna.
Potrei dire elegante, raffinato, curato, intimo, ma non basterebbe per descrivere la bellezza di questo luogo, e non aggiungerei nulla a quello che già è sotto gli occhi di tutti.
#lelamparetrani |
Le Lampare al Fortino è luce. Luce che illumina un percorso di tradizione e conoscenza dove Gaetano ci porta a spasso tra i vigneti della Puglia imperiale facendoci assaggiare i vini migliori, e dove Domenico illumina con i prodotti
della terra e del mare, quello che è l'essenza del suo progetto "Puntare sul gusto. Noi abbiamo una cucina che già da sola, con i suoi prodotti, ha gusti definiti. A me il compito di rispettarli, di esaltarli e di farli sentire. Deve uscire quello che c'è di vero".
#vieniamangiareinpuglia |
E la verità è uscita tutta con una crème brulée con i tre tipi di latte; una finanzierà di nero di seppia, mandorle e nocciole; ostrica con scorza di bergamotto su spugna di prezzemolo e alloro; gambero rosso di Mazzara, liquirizia, nocciola, salsa di topinambur, cialda di
corallo fatta recuperando le teste dei gamberi; passato di cannellini del Vulture, calamaretto tostato con alloro ed il suo
nero; triglia in crosta di pane bianco e mandorle, peperone del Piquillo, panzanella
di capperi e peperoni; risotto con yuzu e gambero rosso; fusillone con burro d'alpeggio, acciughe del Cantabrigo e ricci di mare e poi, quello che per me è stata veramente la scoperta più intensa:il torciniello di budellino di capretto, polmone, fegato di capra allo stato brado
del Gargano. E sul "torciniello" o "maretto", un momento di silenzio e commozione. Potrei mangiarne senza interruzione.
A seguire, come se tutto ciò non bastasse, sorbetto al tea nero; yogurt, mandarino e foglia di basilico
Castagna su una cartellata, tipico biscotto con vin cotto della tradizione pugliese.
Vini
Masseria Faraona di Castel del Monte
Azienda agricola Carpentiere, come d'incanto Castel del Monte
Rosa del golfo, Salento
Azienda Due palme, Susumaniello, Cellino San Marco
Estasi, moscato reale di Trani.
Castagna su una cartellata, tipico biscotto con vin cotto della tradizione pugliese.
susumariello vino autoctono pugliese |
Vini
Masseria Faraona di Castel del Monte
Azienda agricola Carpentiere, come d'incanto Castel del Monte
Rosa del golfo, Salento
Azienda Due palme, Susumaniello, Cellino San Marco
Estasi, moscato reale di Trani.
Chiudere con un' "estasi reale" mi sembra il giusto epilogo.
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Grazie a
#nuovaapulia,#lelamparetrani, #weareinpuglia, #pugliawinetour2018, #vieniamangiareinpuglia #pugliaevents
le comari |
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