Turin Eye, c'è sempre una luna piena nel cielo di Torino


"E la luna bussò" #turineye

Gli elementi c'erano tutti: una delle città che amo di più, Torino; una straordinaria eclissi di luna, la più lunga del secolo; ed un viaggio sulla mongolfiera frenata più grande d’Europa, se non del mondo, e l’unica in Italia.
Ok, ho contrattato con la mia paura dell’altezza e sono scesa a compromessi con i miei attacchi di panico e sapete cos’è successo? che mi son fatta ben due giri su Turin Eye.  
Che poi sta cosa delle vertigini non l’ho ancora capita, volo tranquillamente in aereo ed in deltaplano, ma salire sulle scale per pulire i vetri mi provoca un’ansia indescrivibile.


Torino #turineye

La luna di sangue stagliata nel cielo sabaudo, le colline, la Mole, la Dora e la squadra perfetta delle strade da 150 metri di altezza, tutto è più piccolo, vicino ed incredibilmente suggestivo. 
L’occhio su Torino dal 2012 a oggi ha fatto volare oltre 100 mila passeggeri. Turin Eye, più propriamente è un areostato frenato che quotidianamente decolla dal Giardino Cardinale Michele Pellegrino, in piazza Borgo Dora, regalando agli spettatori una vista mozzafiato della città a 360 gradi.
Siamo nel cuore del Balon, il celebre mercato delle Pulci di Torino che ogni sabato anima Borgo Dora, lo storico quartiere degli artigiani e degli antiquari, a due passi dal centro e dove ricordo che una domenica di tanti e tanti anni fa, accompagnate da amici di famiglia, mia sorella ed io, portammo a casa il nostro primo cagnolino battezzato:" Champagne".  


Qui la mongolfiera, che oggi è diventata parte integrante dello Skyline torinese, si leva in volo ogni 20 minuti circa, per 365 giorni all’anno, tempo permettendo, con salite sia all’alba, per chi vuole scorgere i profili delle alpi accarezzati dal primo sole, sia in notturna, per ammirare i principali monumenti illuminati della città.
Il Turin Eye, per il panorama offerto ai suoi passeggeri e per le sue caratteristiche tecniche, non ha nulla da invidiare alle sue “sorelle” di Parigi, Berlino, Tel Aviv, Praga, Dubai, Varsavia e Hong Kong. Anzi, con i suoi 36 metri di altezza, i 23 metri di diametro del suo pallone e la sua capienza di 30 passeggeri, è l’aerostato frenato più grande del mondo e offre a torinesi e non, il punto di osservazione più alto della città, visto che l’ascensore della Mole Antonelliana conduce “solo” fino agli 85 metri del tempietto della Cupola.


Un’ascesa in aerostato, sospesi a un pallone, è sicuramente un’esperienza unica o per lo meno insolita: i passeggeri, infatti, hanno la possibilità di imbarcarsi su un vero e proprio aeromobile, con pilota a bordo, gonfiato con elio (gas inerte e non infiammabile), che si innalza da una base fissa restando sempre collegato al suolo attraverso un cavo d'acciaio. A bordo, dove la permanenza media è di circa 20 minuti, è possibile contemplare in tutta sicurezza la città e il panorama circostante, osservando da un’altezza in cui la cui visibilità garantita è di circa 20 km di distanza. 
La sfida Grattacielo e Mole, ovviamente non ha paragoni.

La Mole  vista dai 150mt di altezza di #turineye
Il successo del Turin Eye è in continua crescita “Oltre ad essere un’attrazione turistica, – spiega Andrea Lazzero di Soluzioni Artistiche, la società gestrice - la mongolfiera è la possibilità di provare un’esperienza inconsueta. Un’ascesa in mongolfiera rievoca immediatamente l’immagine dei primi pionieri del volo quando, oltre duecento anni fa, solcarono i cieli ad altezze fino a quel momento solo sognate”. 
E il legame tra Torino e il volo è sicuramente di lunga data, visto che proprio qui, nel 1783, si levò uno dei primi voli in mongolfiera della storia dell’aviazione. 
Era l’11 dicembre 1783, infatti, quando il pallone aerostatico di tre soci dell’Accademia della Scienza di Torino, Roberto De Lemanon, Carlo Antonio Galeani-Napione di Cocconato e Giuseppe Amedeo Corte di Bonvicino, decollò da uno spiazzo proprio tra le case del Borgo Dora, suscitando la meraviglia degli astanti. 

#CrushieCrushimi

A terra, nella lounge room dotata di una piacevole terrazza affacciata sul Pallone, si possono gustare frizzanti aperitivi o cenare a base di prodotti made in Turin. E nella logica contemporanea della mixology culinaria, mi gusto la Fassona piemontese, reinterpretata da  Crushi & Crushimi, il locale di Via dei Mille a Torino celebre per il suo sushi di carne. Crushi e crushimi, così declinati: filetti di carne cruda di Fassona marinata, il Salame della Giura, la Salsiccia cruda di Fassona, la Mozzarella di Bufala e altre famose specialità.  


Il brindisi alla magia della luna ed al fascino di una Torino di notte dall’alto, è con una fresca birra della “piccola birraia” Monica Castagnero che, per amore del padre, quattro anni fa, nella sua azienda agricola a Rosta, a pochi chilometri dalle porte della città, si è messa a produrre “la birra che ti sdraia" come cita la sua maglietta.
Il calendario di Turin Eye è ricco di eventi e di iniziative che rendono ancor più suggestivo un viaggio terra cielo già di suo emozionante.
Grazie ad Ivana Motto La mia fotografia  per le immagini e grazie a Silvia e Giorgia per l'invito



Una volta che abbiate conosciuto il volo, 
camminerete sulla terra guardando il cielo, 
perché là siete stati e là desidererete tornare.
Leonardo Da Vinci



#turineye

La piccola birraia 

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